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TEATRO CULTURA VERBANIA 2011 - TE.CU 2011

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Antonio ALBANESE

OSPITI

Antonio ALBANESE


I primi anni

Nato a Olginate in provincia di Lecco da genitori originari di Petralia Soprana in provincia di Palermo, muove i suoi primi passi nelle radio private all'inizio degli anni ottanta, (Onda Radio Olginate e Radio Cristal di Lecco, dove conduce un programma intitolato Magic Moment dedicato alla musica rock) si iscrive alla Civica Scuola d'Arte Drammatica di Milano (quella intitolata a Paolo Grassi), nella quale consegue il diploma nel 1991. Poco dopo, però, capisce che la sua vera passione è la comicità: si esibisce nel piccolo teatro dello Zelig a Milano e sul palcoscenico della "Zanzara d'oro" a Bologna, ottenendo molti consensi grazie a simpatici monologhi con personaggi da lui inventati.

Dopo questo debutto come attore di cabaret, partecipa nel 1992 al Maurizio Costanzo Show. In seguito, è ospite fisso del varietà condotto da Paolo Rossi Su la testa! (datato 1992), con i personaggi Alex Drastico ed Epifanio.

Mai dire gol La vera esplosione comica di Antonio Albanese avvenne all'interno della trasmissione Mai dire gol, condotta dalla Gialappa's Band: in quest'ultima, infatti, mette a punto una serie di personaggi (il gentile Epifanio, l'aggressivo Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo e Stop, il giardiniere gay e interista di casa Berlusconi Pier Piero) divenuti famosi, i cui monologhi vengono successivamente riproposti nel volume Patapim e Patapam (1994).

Abbandonò, per molte stagioni, la storica e divertente trasmissione di Italia Uno. Negli anni successivi si alternò tra cinema e teatro, con lunghe trasferte per l'Italia, per poi tornare a Bologna, la città dove vive con moglie e figlia.

Nel 2005 rientrò in un progetto simile a Mai dire gol: Mai dire Lunedì, ideato ancora una volta dalla Gialappa's Band ma condotto stavolta dal Mago Forrest. Qui Antonio Albanese interpreta quattro personaggi: Pier Peter (che si scopre poi essere il cugino di Pier Piero), strampalato economista innamorato del calciatore del Milan Gennaro Gattuso, il filosofo Mino Martinelli cocainomane presuntuoso, Cetto La Qualunque[1] politico calabrese corrotto e depravato e Alain Tonné cuoco stravagante.

Altri programmi televisivi
Gli altri programmi televisivi in cui Albanese è stato protagonista sono; Comici nel 2000, Non c'è problema (anche conduttore, trasmesso nel 2003 dai Rai 3, Mai dire Domenica e Mai dire lunedì).

Attualmente è nel cast del programma Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio su Rai Tre e fa il personaggio del politico mafioso calabrese Cetto La Qualunque[1].

Nella puntata dell'8 dicembre 2007 ha riproposto l'imitazione del personaggio di nome Ivo Perego, industriale lombardo, e ha un figlio che ama la moda.

Il cinema
Attivo anche nel cinema, Albanese esordisce nel 1996 con Vesna va veloce, per la regia di Carlo Mazzacurati. Diviene in seguito anche regista, con la collaborazione dello sceneggiatore Vincenzo Cerami (lo stesso di Roberto Benigni).

Inizialmente, i film di Albanese sono un "pretesto" per dar vita a gag esilaranti delle quali i suoi personaggi sono i protagonisti principali. Ultimamente però, sembra che voglia realizzare un cinema più "serio", senza tuttavia ignorare le caratteristiche della sua comicità, più fisica che verbale. Nel 2000 gira assieme a Fabrizio Bentivoglio La lingua del santo di Carlo Mazzacurati. La consacrazione avviene nel 2005, quando Pupi Avati gli affida il ruolo da protagonista ne La seconda notte di nozze, in cui recita a fianco di Katia Ricciarelli. Nel 2007, interpreta un uomo di Genova che perde il lavoro e si trova in una condizione difficile con la moglie, interpretata da Margherita Buy, nel film di Silvio Soldini Giorni e nuvole. Nel 2009 ha un ruolo di co-protagonista con Kim Rossi Stuart nel film di Francesca Archibugi Questione di cuore, e come con Soldini il registro della recitazione di Antonio Albanese assume toni fortemente drammatici superando il suo limite istrionico di un'interpretazione più fisica che testuale. Il 21 gennaio 2011 esce nelle sale il suo ultimo film Qualunquemente.

Il teatro
Per quanto concerne il teatro, se si esclude la già citata esperienza allo Zelig di Milano, Albanese ha recitato nei seguenti spettacoli: Misty e Uomo (1992); Giù al Nord (1997); Concerto apocalittico per grilli, Margherite, Blatta e Orchestra (tutti nel 1999); Psicoparty nel 2005. Nel 2009 ha ricoperto il ruolo di regista nell'opera Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti presso il Teatro alla Scala di Milano (Accademia del Teatro alla Scala).

I personaggi

Ing. Ivo Perego
Ispirato a un industriale della Brianza dedito solo al lavoro. È sposato ma non vede sua moglie dal tempo dell'unica sua vacanza, fatta a Sharm el Sheik, in una notte in cui concepì suo figlio Manuel che da grande diventerà un tossicodipendente. Ha un capannone enorme (12x4) di Eternit, in cui produce Eternit. La sua segretaria si chiama Mulan.

Epifanio
Probabile trasposizione teatrale di un personaggio realmente esistito e molto noto agli Olginatesi, detto "Sandrino". Simile nel modo di vestire, gesticolare e parlare.[senza fonte]

Cetto La Qualunque
Antonio Albanese mentre interpreta Cetto La QualunqueCetto La Qualunque[1] è un politico calabrese corrotto, perverso e depravato, che ha un grande disprezzo verso la natura, la tradizione e le donne, che considera un vero e proprio oggetto di cui fare uso quando si vuole. Si pone come grande innovatore e promette sempre ai suoi immaginari potenziali elettori grande abbondanza di pilu (termine dialettale - letteralmente, "pelo" - qui usato come sineddoche per indicare le donne). Le sue promesse sono mirabolanti, ma riscuotono sempre scroscianti applausi da parte del pubblico, che in particolare si esalta quando il politico assicura che ci sarà abbondanza di belle donne ("Cchiù pilu pi tutti" = "Più pelo (inteso di donna) per tutti"). Un suo ricorrente desiderio è quello di vedere tanto cemento armato nel paesaggio calabrese; non a caso, una delle sue particolari promesse è quella di "costruire un pilastro di cemento armato per ogni bambino che nasce". È molto ignorante (un particolare che mette in evidenza è la trasformazione di varie parole in avverbio di modo aggiungendo il suffisso -mente, esempio: "Poimente", "Comunquemente", "Infattamente", "Spessatamente", "Tralaltramente", "Senzadubbiamente", "Qualunquemente", "Addiritturamente") ed è acerrimo nemico del suo diretto concorrente politico "De Santis" il quale viene spesso offeso durante i suoi comizi.
Il personaggio è apparso per la prima volta sugli schermi RAI nel 2003 all'interno di Non c'è problema, ma il grande successo lo ha ottenuto quando Antonio Albanese ha collaborato con la Gialappa's band nel programma Mai dire domenica su Italia 1 dove più volte fa notare la sua passione per la Reggina Calcio. Nel 2007 è ospite fisso del programma Che tempo che fa del sabato condotto da Fabio Fazio.
Proprio nel programma di Fazio appare il nuovo tormentone: parlando di qualcosa che non sopporta conclude dicendo: "Francamente, 'ntu culu a (dice il nome dell'interessato)!". Altre sue celebri frasi sono: "Liberté, egalité, 'ntu culu a te!", che parafrasa il motto Liberté, Égalité, Fraternité della Rivoluzione francese e "I have no dreams. Ma mi piace 'u pilu", chiaro riferimento al discorso I Have a Dream di Martin Luther King.
Il personaggio è il protagonista del film Qualunquemente (2011).

Mino Martinelli
Mino Martinelli è un filosofo contemporaneo cocainomane. Si presenta al pubblico sulla poltrona di casa sua; davanti a lui ha un tavolino, sul quale si adagia spesso per sniffare "idee sintetiche", indispensabili per giungere alle sue straordinarie conclusioni filosofiche. Il suo motto ricorrente è "tutto tutto niente niente".Ha una voce molto roca e questa caratteristica da sola induce spesso lo spettatore alla risata. Dopo avere abusato della sostanza, che Mino chiama abitualmente "sintesi filosofica", il suo viso assume un colore viola.

Sommelier
In alcune delle sue gag più popolari Antonio Albanese interpreta un sommelier, vestito con grembiule nero e al collo il tastevin, che osserva, fa roteare e annusa un calice di vino. Al termine della lunga degustazione, con appropriato sottofondo musicale[2], il sommelier pronuncia, da esperto, frasi scontate come è rosso, oppure è vino o, alla fine dell'assaggio, è finito.

Pier Piero
Il giardiniere interista gay di Berlusconi.

Pier Peter
Cugino di Pier Piero, è un economista spregiudicato e sostenitore della war economy di George W. Bush. Intimo amico del governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio, afferma di essere fidanzato con un calciatore (si scoprirà poi che l'atleta in questione è Gennaro Gattuso); inizialmente Pier Peter si presentava come un noioso e pedante divulgatore economico dalla retorica astrusa e infarcita di anglicismi, successivamente invece ha completamente cambiato carattere, componendo e interpretando sgrammaticate canzoni d'amore: l'ilarità del personaggio si ricava proprio dal contrasto tra queste due anime antitetiche.

Frengo
Ultrà del Foggia.

Alex Drastico
Siciliano, irritabile, uno di tre gemelli: Ivo = Salvatore (che lui odia per la sua noncuranza per la famiglia) e Pacifico (che invece stima per il suo comportamento mite); tutti i tre fratelli sono interpretati sempre da Albanese. Con questo personaggio Albanese ha girato il film "La fame e la sete" dove suo padre, un barbiere di città, muore di vecchiaia e lascia il suo negozio e la sua casa al poeta del paese u zu Alfio (lo zio Alfio). Alex si arrabbia moltissimo di questo fatto e indaga sullo zio. Alla fine vedendo che si trattava di un mafioso continua con la sua normale vita.

Il Ministro della Paura
Nuovo inquietante personaggio comico presentato per la prima volta nello spettacolo teatrale Psicoparty e riproposto in TV dal 4 ottobre 2008 a Che tempo che fa accompagnato dal sottosegretario all'angoscia, assume stupefacenti e psicofarmaci.

Professor Duccio Troller
Un professore vittima delle moderne leggi e degli attuali sistemi dell'istruzione italiana.



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