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Dopo i successi di Te.Cu 2010 e 2011 segue la RASSEGNA Te.Cu 2012
" aspettando la posa della prima pietra"
Contestualmente allo sviluppo del progetto del complesso architettonico in zona Arena, l'architetto Salvador Perez Arroyo i progettisti e il consulente: Smoking Productions, Dott.ssa Paola Palma, hanno ideato, sviluppato e realizzato Teatro Cultura, denominato Te.Cu, progetto culturale di accompagnamento, comunicazione e partecipazione della riqualificazione dell'area Arena e della realizzazione del Cento Eventi Multifunzionale il cui progetto definitivo è già consegnato nel Dicembre 2010.
Il CEM rientra come opera strategica nel finanziamento del PISU, piano integrato di sviluppo urbano, finanziato dalla Regione Piemonte
E' così che è stato avviato un laboratorio che ha visto integrarsi le attività di progettazione all'interscambio con la Città, alle esigenze della comunità, dell'Amm.ne Comunale, attraverso fasi di dialogo e verifica dei contenuti progettuali e della risposta di interesse e di attenzione generale.
E' stato quindi avviato un percorso di informazione, comunicazione e condivisione dei contenuti del progetto, rendendo possibile il coinvolgimento attivo della comunità e con esso il relativo contributo al perfezionamento della definizione architettonica.
Sono stati realizzati di eventi ed incontri, individuati ospiti di richiamo per testare la risposta della Città alle varie tipologie di spettacolo da ospitare nella nuova struttura.
Il progetto culturale di preparazione della Città al nuovo Centro Eventi è stato sviluppato, come parte integrante della progettazione, con l'avvio e la creazione di un'attenzione positiva della cittadinanza alla realizzazione dell'opera.
Durante lo svolgimento degli eventi, i progettisti e consulenti hanno dialogato con continuità con i cittadini intervenuti, continuato ad illustrare gli sviluppi del progetto e le qualità dell'intervento, anche mostrando elaborati grafici, proiezioni video e plastici di studio.
Ciò ha "attivato" la comunicazione delle potenzialità offerte dalla trasformazione urbana in corso, partecipandone i contenuti e stimolando attesa positiva e desiderio di appartenenza alla realizzazione del nuovo edificio.
La realizzazione di TeCu 2010 e 2011 conferma come il Centro Eventi e più in generale la realizzazione di interventi pubblici di carattere culturale, rappresentino strumenti di riqualificazione e riconnotazione urbana, strumenti di incontro e di socializzazione per le comunità che in esse vivono e lavorano. Conferma altre sì che con il metodo della condivisione e della partecipazione nella realizzazione delle opere pubbliche, come realizzato a Verbania attraverso un progetto specifico di accompagnamento, è possibile far "vivere" l'opera ancor prima della sua realizzazione, far "conoscere" il teatro nelle differenti declinazioni che offre, far "apprezzare" il cambiamento e la trasformazione urbana in corso, orientandone i contenuti in base alla risposta che si ottiene, "collegare" la Città e la "piazza" a realtà culturali già consolidate, al circuito, semplificando la gestione della struttura.
In considerazione dei risultati raggiunti nel corso del 2010 e 2011, confermati dal grande successo di partecipazione, interesse ed adesione di pubblico, dal finanziamento pubblico ricevuto dal Ministero Beni Culturali attraverso Arcus Spa, l'Amm.ne Comunale ha ritenuto di proseguire, con gli stessi obiettivi, il percorso già avviato
La rassegna 2012 permetterà ancora una volta di mantenere viva l'attenzione riferita al CEM, continuando a mostrare le potenzialità del costruendo complesso architettonico, per far conoscere e proporre Verbania in un circuito culturale ed artistico che la trasformi in uno dei luoghi scelti e preferiti da artisti e personaggi dello spettacolo e della cultura, con evidenti ritorni nell'importanza degli eventi che potranno essere ospitati.
Al tempo stesso TECU ha permesso la messa in rete delle principali associazioni culturali cittadine condividendo spazi ed eventi
Tutte le fasi preparatorie concorreranno a rendere naturale e spontaneo il passaggio dal palcoscenico "provvisorio" a quello del Centro Eventi Multifunzionale.
Centro Eventi Multifunzionale
l gruppo Stones, guidato dall'architetto Salvador Perez Arroyo, ha sviluppato il progetto del Nuovo Centro Eventi Multifunzionale di Verbania con armonizzazione della struttura esistente adeguando la realizzazione del nuovo edificio alla conformazione dei luoghi destinati ad ospitarlo con riqualificazione ambientale e paesaggistica dell'area definita "Arena".
Il complesso architettonico, dal carattere contemporaneo, scultoreo e fortemente espressivo, contiene una sala grande da cinquecento posti, una sala piccola da duecento centottanta, un ampio foyer di ingresso e distribuzione, funzioni di servizio e di supporto, camerini, uffici, sale prova, bar ristorante, magazzini, depositi.
L'edificio è collocato lungo la costa del Lago Maggiore in corrispondenza della foce del fiume San Bernardino nelle vicinanze della storica Villa Maioni, sede della Biblioteca Civica, in posizione panoramica, con vista verso il paesaggio circostante.
In tale posizione, l'edificio ridefinisce una nuova configurazione dell'area, in rapporto alla presenza del lago, della spiaggia e della Villa.
Un ampio palcoscenico con torre scenica, dotato di fossa orchestrale, permette di ospitare rappresentazioni di prosa, concerti ed opere liriche.
Il sistema interno della sala grande, composto da sistemi mobili, permette allestimenti multipli e trasformabili, raccordando la sala stessa al foyer, definendo uno spazio flessibile e multifunzionale fino ad accogliere conferenze per 900 persone.
All'esterno, un insieme di gradonate verdi permettono ampia visibilità panoramica del lago in tutte le direzioni, un migliore raccordo con la spiaggia, con le attività turistiche di balneazione.
Tale area sarà a supporto dello svolgimento di eventi e manifestazioni all'aperto alla presenza di un ampio numero di spettatori, anche in parte collocati all'interno dell'edificio.
La collocazione dell'edificio è studiata in ragione dell'accessibilità degli ospiti, della funzionalità delle attività di servizio per il carico e scarico delle attrezzature, ma anche per la creazione di una nuova piazza ampia, verde e panoramica, una "piazza lungo lago" in continuità con il lungofiume, un nuovo sistema a disposizione dei cittadini, ma anche di grande attrattiva turistica.
I volumi dalla caratteristica geometria ispirata ai sassi ed alla geologia del luogo, contengono le funzioni di servizio e di supporto, la biglietteria, il guardaroba, i camerini, gli uffici, le sale prova, il bar ristorante.
Il volume del foyer è aperto verso l'esterno e verso il lago anche per permettere la più veloce ed agevole uscita in caso di emergenza.
Il basamento gradonato esterno, la piattaforma con funzione di cavea di accesso, è raccordato all'andamento topografico del luogo.
L'edificio, così come descritto, rappresenta l'elemento catalizzatore della riqualificazione di un'area ben più ampia di quella strettamente connessa alla realizzazione del Teatro, riqualificazione urbana e paesaggistica al contempo.
La grande piazza rappresenta un nuovo luogo urbano pubblico di grande valenza sociale, idealmente anche luogo di incontro e di raccordo tra il nucleo di Intra e quello di Pallanza.
Tale architettura dalla spiccata vocazione contemporanea connota non solo l'area di riferimento ma la città di Verbania e potrebbe attivare un circuito turistico connesso alle "nuove architetture", ormai forma molto diffusa di viaggio e soggiorno.
L'articolata operazione di plasmatura delle masse e degli involucri, concepita derivandone forma e sinuosità dall'interpretazione delle caratteristiche geomorfologiche del sito, la grande attenzione riservata allo studio ed al progetto delle aree verdi, sono finalizzati proprio all'armonizzazione dell'edificio al contesto ed alle caratteristiche salienti del paesaggio. Così gli elementi caratterizzanti il progetto architettonico sono costituiti proprio dal chiaro e forte richiamo alla natura del "sasso (stone-s)", assunto come metafora della natura morfologica di riferimento.
Il Foyer continua ad essere al contempo, sia l'elemento di cerniera degli spazi interni, sia l'elemento di raccordo tra le masse volumetriche dell'edificio congiunzione tra esterno ed esterno, affaccio e proiezione dello stesso verso il lago ed il paesaggio, caratterizzato, in copertura, da una sagoma anch'essa a gradoni, destinata ad accogliere ospiti e pubblico nell'ampia terrazza panoramica.
Nel complesso, l'insieme degli interventi di progetto, comprendenti la sistemazione esterna e le opere interne di arredo e movimentazione della sala principale, permettono alla struttura di assumere la qualità di complesso culturale in senso ampio e polifunzionale, aperto alle variegate necessità della città, disponibile ad eventi di rilevante dimensione, di scala provinciale e regionale, ma anche di connotare l'opera come esteso intervento di riqualificazione urbana e paesaggistica, comprendente la Villa Maioni, la biblioteca, la spiaggia, la gradonata esterna, il lungo lago, nuovo insieme unitario ed integrato, nel quale il nuovo Teatro cittadino assume il ruolo di baricentro e di fulcro delle attività sociali e culturali.