Menu principale:
Gli ospiti delle Conferenze
Nato a Catania nel 1941, ha 67 anni. E' laureato in Letteratura francese.
Vittorio Feltri lo ha voluto nella redazione del suo quotidiano Libero, al quale tutt'ora collabora.
E' tra i fondatori del “Manifesto” (che però abbandona dopo tre giorni per incompatibilità con i colleghi. E' stato direttore responsabile del giornale del movimento politico Lotta Continua. Ha scritto per “Reporter”, “Paese Sera”, 18 anni per “Panorama” (che abbandona con l'arrivo del direttore Pietro Calabrese nel 2005) e il “Foglio” (dove cura per un certo tempo la rubrica quotidiana chiamata “Uffa!”).
Tifosissimo juventino, ha da poco pubblicato un libro dal titolo “Juve. Il sogno continua”. Ha scritto, tra gli altri: “Sex Revolution” (2007), “E la donna creò l'uomo” (2006), “Un disastro chiamato Seconda Repubblica” (2005), “Il piccolo sinistrese illustrato” (con Paolo Flores d'Arcais, 1977).
E' stato chiamato da Nanni Moretti a interpretare la parte di un intellettuale nel film “Ecce Bombo” del 1978 e di un cinico presentatore televisivo in “Sogni d'oro” (1981).
Si è fatto conoscere dal grande pubblico attraverso i suoi pungenti e coloriti interventi al Maurizio Costanzo Show. Star televisiva della trasmissione sportiva “Controcampo”, sono celebri i suoi siparietti con l'avvocato Giuseppe Prisco, grande tifoso ed ex-dirigente dell'Inter. Porta occhiali con la montatura colorata e veste in modo eccentrico.
“Il padre Gino era un fascista di grande influenza, amico del federale della città” (Il Catalogo dei Viventi).
“Si dice che tenga il suo numero privato sull'elenco telefonico e che debba passare le serate a rispondenre agli importuni che lo insultano. Porta alle dita anelli importanti, fosse nell'Ottocento, smughineggiando, avrebbe compilato nei suoi carnet tutti i duelli possibili” (Pietrangelo Buttafuoco).
“Ama esagerare. Lo fa a parole, lui che ne è un fantasista, così ogni sua esortazione, verbale o avverbiale, si arricchisce di consonanti e vocali: 'evvaaaaai', 'eddddaaaaai'” (Marco Pastonesi).
In uno scambio di fuoco di lettere con Aldo Grasso, gli ha detto “Grasso non ·solo un mentacatto, ma anche un semianalfabeta”.
“Vive a Roma in una casa-collezione dove ha raccolto quello che ama: pezzi liberty, il design italiano degli anni Cinquanta e Sessanta, le prime edizioni di letteratura italiana del Novecento, fotografie, tavole originali, dei grandi illustratori italiani del Novecento in quindicimila libri. Nel soggiorno della casa dove stava prima aveva una ventina di cassette pornografiche poggiate nel soggiorno e gli ospiti, che non chiedevano mai di vederle, andandosene, non parlavano d'altro. Ma che collezioni anche il porno è falso” (Il Catalogo dei Viventi).